La questione è stata molto dibattuta per anni, spesso con orientamenti fra di loro differenti a seconda del Tribunale e della Corte d’Appello competenti per il giudizio.Il motivo dell’incertezza giurisprudenziale è da cercarsi in una norma del codice civile che prevede la “sospensione ” della prescrizione tra i coniugi .
In sostanza i crediti fra i coniugi non si prescrivono “mai” e la separazione non scioglie il vincolo del matrimonio
La Corte di Cassazione con ordinanza del dicembre 2018 ha chiarito che la norma sulla “sospensione ” non trova applicazione al credito dovuto per l’assegno di mantenimento previsto nella procedura di separazione.
Ritiene la Corte che la norma vada interpretata alla luce dell’evoluzione della normativa e della coscienza sociale cioè ” valorizzando la posizione individuale dei membri della famiglia rispetto alla conservazione dell’unità famigliare “. Non si può ritenere che, una volta separati, i coniugi non agiscano a tutela dei propri crediti per non turbare l’armonia famigliare in quanto la crisi si è ormai consumata e sono state esperite le relative azioni legali.
Gli assegni di mantenimento non versati pertanto si prescrivono con il decorrere del tempo.
Sez. I, Presidente Giancola